Giornata Mondiale dell’Alimentazione: non dimenticare la vitamina D!

Giornata Mondiale dell’Alimentazione: non dimenticare la vitamina D!

Indice

Nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il team di Sanugen vuole fare chiarezza su una delle vitamine più importanti per il nostro benessere, la vitamina D.  Questa, anche definita pre-ormone, viene prodotta dall’essere umano grazie alla sua regolare esposizione ai raggi del sole. Questa sua particolare assunzione è dovuta a una sostanza che produce il nostro fegato: il 7-deidrocolesterolo.

Ma come è possibile che i raggi solari diano un apporto benefico al nostro corpo?

Dai raggi UVB al nostro organismo

Qual è il percorso che trasforma i raggi del sole in vitamina nel nostro corpo? In termini scientifici, il 7-deidrocolesterolo, tramite  l’azione termica dei raggi UVB sulla nostra pelle, viene trasformata in colecalciferolo che, a sua volta, subisce una prima idrossilazione nel fegato diventando calcidiolo, con una emivita di 2-3 settimane. Successivamente, questo subisce una seconda idrossilazione nel rene, diventandone la forma attiva, il calcitriolo o vitamina D 1,25 (OH), che ha un’emivita di poche ore. In queste poche ore esplica la sua azione biologica a livello di tutti gli organi o tessuti, apportandone i benefici.

I benefici della vitamina D

Negli ultimi anni, le ricerche sulla vitamina D hanno dimostrato un suo coinvolgimento in tantissimi processi biologici oltre a quelli più noti e conosciuti da ormai oltre 20 anni come, ad esempio, quelli legati alla salute delle ossa.

Tra le sue funzioni più importanti:

  • riduce la secrezione del paratormone, ormone che regola il metabolismo del calcio;
  • aumenta l’assorbimento intestinale di calcio e fosfato, contribuendo a mantenere il valore del calcio costante e preservando la perdita nell’osso;
  • aumenta il riassorbimento renale del calcio, contribuendo ulteriormente alla sua regolazione a livello ematico;
  • aumenta la produzione del fattore di crescita dei fibroblasti, cellule del tessuto connettivo che hanno, tra le varie funzioni quella di produrre collagene, proteina fondamentale per tutti i nostri tessuti e in particolare per ossa e articolazioni;
  • modula il sistema immunitario;
  • supporta la fertilità femminile e maschile;
  • aumenta la funzione endoteliale (dei vasi sanguigni) promuovendo la riduzione della pressione sanguigna, riducendo le infiammazioni attraverso la produzione di citochine antinfiammatorie e diminuendo gli effetti dannosi dell’eccesso di glucosio;
  • riduce l’attività del sistema renina-angiotensina (due ormoni), favorendo l’attività di regolazione e modulazione della pressione arteriosa;
  • modula la secrezione di insulina e riduce l’insulino-resistenza;
  • aumenta la differenziazione cellulare, modulandone la crescita e contribuendo a -una attività antiproliferativa (importante nell’endometriosi o nelle patologie oncologiche nelle quali inibisce l’angiogenesi tumorale, ovvero la capacità che hanno le cellule tumorali di creare vasi sanguigni collaterali per ottenere i nutrienti necessari alla rapida crescita cellulare);
  • induce apoptosi, la fisiologica morte cellulare.

La supplementazione in soggetti carenti da ricerche recenti ha dimostrato di migliorare la composizione del microbioma intestinale.

Come e quanta vitamina D assumere?

A causa di molteplici fattori, si registrano valori molto bassi di vitamina D sulla popolazione. I motivi sono tanti, primo fra tutti la poca esposizione all’aria aperta e al sole, anche grazie al buon utilizzo delle protezioni solari che, loro malgrado, bloccano il 90% dei raggi UVA e UVB – azione amplificata dall’utilizzo dei vestiti. Non meno importante, in particolare in questa giornata, è ricordare quella che è la scarsa assunzione di vitamina D alimentare.

Tra i diversi alimenti, quelli che rappresentano fonte di vitamina D sono:

  • Pesci grassi, come il salmone;
  • Olio di fegato di merluzzo; 
  • Tuorlo d’uovo;
  • Alcuni tipi di latticini, come per esempio il burro.

Inoltre, dell’EFSA (European Food Safety Authority) ha pubblicato le proprie linee guida sui quantitativi giornalieri consigliati nell’assunzione della vitamina:

  • neonati (0-1 anno) 25;
  • bambini (1-10 anni) 50 µg;
  • adolescenti (11-17 anni) 100 µg;
  • adulti (> 18 anni) 100 µg;
  • donne in gravidanza 100 µg.

Quindi, vi sono davvero tanti motivi per cui questa vitamina va studiata, compresa e (soprattutto in inverno) integrata. per questo motivo che il mondo medico-scientifico continua le ricerche, poiché è importante comprenderne meglio i meccanismi di azione.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp